Avendo lavorato per molti anni all'estero in ambienti dove a volte risultava problematico comunicare, e ancor di più veicolare le idee che sostengono un progetto, ho utilizzato la forza dell'immagine per dare sostegno e impulso al processo con cui le idee si trasformano poi in forme costruite.
Riporterò qui un paio di "casi di studio" in cui è interessante vedere come l'idea e la forma costruita nel mondo virtuale dei pixel si sia evoluta e dopo il confronto, trasformata e costruita nel mondo reale...
Per più di dieci anni ho collaborato con una impresa di costruzioni in Mozambico, in un contesto produttivo caratterizzato da maestranze poco qualificate e dalla difficoltà di reperire localmente i materiali necessari nei lavori.
I progetti commissionati da Agenzie governative e ONG, sempre con budget ristretti, molte volte richiedevano il coinvolgimento della popolazione locale nel processo decisionale, in questo scenario come potremo vedere in seguito, la visualizzazione con rendering diventava un elemento risolutivo per mobilitare l'immaginario collettivo, costruire la domanda, governare il consenso.
Inhassoro nella provincia di Inhambane in Mozambico è un villaggio di pescatori, conosciuto dai turisti sudafricani per il bel mare pescoso, abitato da Marlin e aragoste, dista circa 900 km dalla capitale Maputo e questa lontananza è anche la ragione principale per le poche opportunità di sviluppo per la popolazione e la sua economia.
Don Pio Bono, un padre diocesano distaccato dalla diocesi di Vercelli in questa località, con tenacia e visione ha costruito una serie di strutture di uso pubblico (asilo, scuola superiore, orfanatrofi, un resort, attrezzature sportive e orti urbani) che hanno saputo trasformare localmente le dinamiche sociali.
La chiesa parrocchiale è stato l'ultimo grande progetto intrapreso, in seguito alla richiesta della comunità di "avere una casa degna di Dio dove ritrovarsi insieme e pregare".
Don Pio mi chiese di preparare un progetto che tenendo conto della scarsità di risorse economiche, sapesse entrare nei cuori della gente.
Questo progetto presentato e discusso nella comunità, nel tempo ha prodotto tre versioni e alla fine si è materializzato nella costruzione inaugurata nel 2011.
La ONG italiana CELIM, stava realizzando un progetto di sviluppo del settore alberghiero nella provincia di Inhambane in Mozambico.
Il progetto prevedeva la costruzione di una scuola alberghiera per formare personale specializzato da utilizzare nelle numerose strutture ricettive presenti in questa area; collegata con la scuola era prevista la costruzione di un resort, dove gli studenti potessero mettere in pratica la teoria appresa in aula.
Venne deciso che la scuola e il resort fossero costruiti ad Inhassoro dove esistevano disponibilità di aree e altre stutture educative di livello.
Ultimata la costruzione delle aule, fui contattato da CELIM, per progettare una struttura quanto più possibile a KM zero viste le poche risorse economiche a dispozizione, così
come altre strutture presenti nell'area, progettai l'Hotel Escola Estrela do Mar, come un complesso strutturato per essere realizzato con tecnologie sostenibili dalle maestranze disponibili e materiali presenti e lavorati localmente, in modo da innescare delle opportunità di attività economiche per le comunità.
Pilastri e strutture portanti sono assemblate con tronchi di "Simbirre" legno durissimo e inattaccabile alle termiti, disponible nelle vicine foreste; le coperture thatched roof, fatte di paglia selezionata e raccolta dalle comunità residenti nella savana solo in certi periodi dell'anno; la pietra escavata e spaccata manualmente fino alla dimensione della ghiaia; sabbia, stuoie, ecc...
Rispetto al progetto iniziale, la ristrettezza dei mezzi a disposizione che non permettevano di realizzare tutte le infrastrutture previste ha prodotto un secondo progetto pensato per essere realizzato in fasi, contando anche sul fatto che la struttura avrebbe poi potuto autofinanziarsi con i proventi della sua attività, cosa che poi sembra essere avvenuta.
